Venerdì 8 novembre
ore 19:00
Omar Khayyam Ristorante

Shady Alizadeh

presenta: “Più ci rinchiudono, più diventiamo forti”
di
Narges Mohammadi (premio Nobel per la Pace 2023)

(Mondadori)

con Claudio Mastrangelo

Voci di donne iraniane in lotta per la libertà

«Scrivo nelle mie ultime ore di licenza. Tra poco sarò costretta a tornare in prigione.
Il 16 novembre 2021 sono stata arrestata per la dodicesima volta in vita mia e, per la quarta, condannata alla detenzione in isolamento. Sono stata giudicata colpevole per il libro che avete tra le mani. Finirò di nuovo dietro le sbarre. Ma non smetterò mai di lottare.»

Con queste parole, Narges Mohammadi, instancabile attivista e premio Nobel per la Pace 2023, tuttora reclusa, ci consegna la sua toccante e potente testimonianza di resistenza. A emergere è una fotografia terrificante della vita nelle carceri iraniane – a partire dalla famigerata sezione 209 del carcere di Evin, a Teheran –, dove i prigionieri politici e gli attivisti vengono sottoposti a condizioni estreme, isolamento totale e «tortura bianca», una disumana forma di detenzione usata in maniera pervasiva in Iran che sottrae alla persona ogni stimolo sensoriale per lunghi periodi.

La «tortura bianca», in particolare, è uno dei più palesi e diffusi esempi di tortura contro cui Narges Mohammadi si è sempre battuta, prima ancora di essere imprigionata.
E ha continuato a farlo dalla sua cella. Oltre alla sua storia, Mohammadi raccoglie le parole di altre dodici donne, detenute come lei, tra cui la giornalista di fama internazionale Nazanin Zaghari-Ratcliffe e l’attivista Atena Daemi.

Donne che hanno sollevato la testa di fronte al regime islamico, che si sono battute per la libertà e la democrazia, o che sono state incarcerate con accuse infondate. Più ci rinchiudono, più diventiamo forti è un coraggioso atto di denuncia verso la dittatura iraniana e le sue barbare violazioni dei diritti umani, e al tempo stesso un appello agli attivisti di tutto il mondo a non rinunciare alla lotta.

Narges Mohammadi
Narges Mohammadi è un’attivista iraniana, vice-presidente del Centro dei Difensori dei Diritti Umani imprigionata dalle autorità iraniane dal maggio 2016. Il 6 ottobre 2023 è stata insignita del Premio Nobel per la pace “per la sua battaglia contro l’oppressione delle donne in Iran e per promuovere diritti umani e libertà per tutti”.

Shady Alizadeh
Shady Alizadeh è avvocata e attivista, italo iraniana, per la tutela dei diritti umani, specialmente nel riconoscimento dei diritti delle donne quali diritti umani universali e per la criminalizzazione dell’apartheid di genere. Esperta in parità di genere nei luoghi di lavoro. Impegnata con il movimento Donna Vita Libertà per dar voce alla richiesta pacifica di democrazia e libertà avanzata, da oltre 44 anni, da donne e uomini in Iran contro il Regime della Repubblica Islamica.

*** Ingresso gratuito fino ad esaurimento posti.

Omar Khayyam (ristorante)
Via delle Caserme, 53
Pescara

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