Il sacro quotidiano, minuscolo, persino minimo. Il sacro dei nostri corpi che si incrociano, e si incastrano, e si allontanano, quaggiú sulla terra.

Franco Arminio, acclamato poeta contemporaneo, torna con una raccolta affascinante e densa di spiritualità.

Versi brevissimi in forma di epigramma che hanno lo scopo di trovare, o meglio di mostrare, la sacralità di ogni cosa.
Degli oggetti quotidiani, banali e quasi invisibili come un ombrello.
Dei ricordi, dei giorni trascorsi, degli incontri con i volti amici.
Della natura e dei suoi paesaggi.
Della famiglia, delle azioni buone e delle emozioni.

Sacra è la vita, insomma, e il suo miracolo.

“Arminio fotografa con i suoi versi, con la felicità compiuta della forma breve, qualcosa che tutti noi riconosciamo, un dettaglio che sprigiona un sentimento, il ricordo di un’atmosfera che ha a che fare con l’infanzia, o con un mondo perduto che trattiene comunque una traccia di sacro.
Perché la forza di questo poeta è quella di catturare, nell’apparente banalità di ciò che abbiamo intorno, la meraviglia dell’esistere, la sua sotterranea poesia. Le parole di Arminio sono cura, sollievo, ristoro, come una coperta per chi ha freddo, un bicchiere d’acqua per chi ha sete.”

Franco Arminio è nato e vive a Bisaccia, in Irpinia d’Oriente.
Ha pubblicato molti libri, che hanno raggiunto decine di migliaia di lettori.
Da anni viaggia e scrive, in cerca di meraviglia e in difesa dei piccoli paesi; è ispiratore e punto di riferimento di molte azioni contro lo spopolamento dell’Italia interna. Ha ideato e porta avanti la Casa della paesologia a Bisaccia e il festival “La luna e i calanchi” ad Aliano.

Posto unico (non numerato): 8,00 euro + d.p.