All’interno di questo libro i fantasmi della vita si muovono con naturalezza, giocano con la nostalgia, si interrogano sul tempo, e sulle intermittenze del presente. I personaggi sono dentro la nostalgia di un inconoscibile passato, conoscono l’amore soltanto come una forma illusoria, vivono di tenerezze incerte, di desideri rimasti in sospeso, di sentimenti da tenere a bada. Spiegano l’erotismo senza dirlo, il piacere senza inseguirlo, e mostrano l’errore come unica forma possibile di libertà. In queste pagine popolate di voci perdute sembra che arrivi di tanto in tanto il rumore della vita, dove il futuro si mescola al passato, in un presente che non rinuncia a nulla eppure si smarrisce di fronte ai sogni e ai desideri. In questo libro Anna Voltaggio chiude i conti con ricordi, i desideri e le ossessioni, ricucendo storie che mettono in luce tutte le nostre incapacità, tutti i nostri umani difetti.