Il libro esprime il concetto di “architettura misurata” mettendo in evidenza come alcuni
aspetti che, nel corso della storia, in modo isolato, intermittente e talvolta inconsapevole, hanno determinato “contenimenti” e “riduzioni” di natura diversa nel progetto e nella costruzione oggi si rivelano particolarmente attuali. Si sostiene l’importanza di riconsiderare gli stessi aspetti in una visione unitaria e contemporanea per consolidare e diffondere una “architettura misurata” perché attenta alla qualità della vita umana nella difesa del pianeta. In diversi periodi e correnti – dall’abitare minimo alle microarchitetture, dall’architettura senza architetti alle architetture per l’emergenza e lo sviluppo sostenibile delle comunità locali – si riconoscono “riduzioni” nelle scelte dimensionali e formali, nell’uso delle risorse e nelle soluzioni costruttive, assumibili come criteri che, considerati nel loro complesso, possono consentire una valutazione compiuta di tutte le fasi del ciclo di vita nella produzione di una architettura capace di misurarsi. Il libro presenta anche alcune sperimentazioni progettuali, esito delle attività didattica, di ricerca e di terza missione, nelle quali è stato applicato il concetto di “architettura misurata”.